mercoledì 17 ottobre 2012

A fare gli eroi dopo sono tutti capaci

Facile agire ora. Ora che è morta, ora che il suo suicidio ha reso evidente una cosa: a nessuno di loro in realtà di lei non glie ne fregava un cazzo.

I sensi di colpa abbondano immagino e tutti fanno a gara per chi riesce a dimostrarlo di più. I giornali ne parlano come la povera vittima perseguitata, quando gli stessi danno della puttana - insinuando neanche troppo velatamente un "se l'è cercata" o dichiarando che "il poveretto era fuori di sé" - nel momento in cui l'ennesimo fidanzato, amante, marito o ex fa fuori una donna che l'aveva rifiutato o sospettava che.
Loro cosa sono, le figlie della strega?
Anche loro hanno chiesto aiuto, più di una volta, ad autorità competenti, amici e parenti, ma non ho visto Anonymous scatenarsi per nessuna di loro, così come non lo vedo ergersi a paladino di tutte le vittime di cyberbullismo (e sono tante, oh se sono tante) che vanno dalle persone singole ad associazioni.
E non ho visto giornali e telegiornali stracciarsi le vesti per la loro dipartita. No. A momenti difendevano l'aggressore.
Amanda Todd è morta perché a nessuno glie ne importava niente di lei. Non alle persone che hanno visto il suo video su youtube, non alle persone con cui andava a scuola, non alle autorità e sono sicura che appena passerà il momento tutti i "giornalisti" che hanno seguito la vicenda si dimenticheranno le belle parole spese per lei, e torneranno ai soliti cliché sopracitati alla prossima fatta fuori dall'ex (amante, fidanzato, marito o attuali. Nel caso vi foste sfuggito, solo qui in Italia capita in media ogni 2-3 giorni).

Amanda è stata vittima del menefreghismo e dell'idiozia dei genitori, che quando hanno permesso l'accesso a internet alla figlioletta non hanno pensato di spiegarle una o due cosette.

Sapete cosa mi ha detto mio padre il primo giorno che mi ha permesso l'accesso a internet? "Non dare mai a nessuno il tuo nome, il tuo indirizzo, una tua foto niente. Digli quello che vuoi ma non permettergli di rintracciarti."
E io l'ho fatto?
Cazzo, sì.
E avevo 16 anni, non 13. Prima non me l'avevano permesso, troppo piccola. Ma c'è questa idea che se una cosa è alla portata di tutti ed è conosciuta, com'è ora perché all'epoca era veramente appannaggio di pochi e considerata alla pari del voodoo (10 anni fa, non 20), allora può essere solo buona.
Sbagliato.

E comunque sì, non glie ne fregava niente a nessuno di Amanda. Mi dispiace piccola, ma le manifestazioni di dolore che arrivano ora sono sole code di paglia. Il detto "gli amici si vedono nel momento del bisogno" è sempre vero e attuale e tu purtroppo, ho paura che alla fine tu l'avessi capito molto bene.

Volete fare qualcosa per Amanda? Impedite che succeda di nuovo e tenetevi le vostre inutili manifestazioni testosteroniche di forza per voi.
Fate informazione, insegnate come proteggersi e difendersi, possibilmente non quella che porta a un vile e becero linciaggio medievale. O non sarete meglio delle persone che dite di combattere.