mercoledì 7 dicembre 2011

La vittima è il problema

Oggi io e i colleghi siamo andati a pranzo a uno dei nostro posti preferiti e per arrivarci si passa da c.so Peschiera.
Lì abbiamo trovato le strisce pedonali sbarrate e dipinte di nero e, dall'altra parte della strada, la palizzata coperta di fiori. Al che i torinesi del posto mi dicono cos'è successo, che io le cronache le seguo poco.

La notizia e tragica, ma non posso dire che sia una sorpresa.
Torino è fatta di vialoni molto larghi, lunghi e dritti, dove gli automobilisti rispettano il limite di velocità solo in caso di neve e nebbia. Fine. Per il resto sono capaci di andare a 90 all'ora anche in pieno centro, vi lascio immaginare in un corso semiperiferico chilometrico come Corso Peschiera.
Io da quando sono a Torino ho paura ad attraversare la strada anche con il verde e chiedo passaggi ai torinesi solo se pesantemente costretta (che sulle montagne russe si vomita di meno).

Non posso immaginare lo stato della madre in questo momento, con il figlio morto e il marito in coma, ma certo c'è da incazzarsi a sapere che il provvedimento preso penalizza i pedoni (c.so Peschiera è molto lungo e le strisce pedonali sono molto distanti tra loro) e non limita in alcun modo di automobilisti.
E' chiaro che per le forze dell'ordine, anche se stanno facendo di tutto per identificare il pirata, non sono i violatori delle regole del codice della strada il vero problema dell'ordine pubblico, ma le vittime di tali violazioni.
Come sempre direi.

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