venerdì 8 giugno 2012

Sei incinta e in carcere? Partorirai in catene. Letteralmente.

Sorpresa delle sorprese, il grande paese portatore della democrazia e dei diritti civili è sempre in prima linea per romperli tutti.
Se sei una donna incinta e vieni arrestata, al momento di partorire sarai incatenata al letto.
Una pratica barbara, inumana e pericolosa.
Inoltre, l'autorità carceraria non è obbligata per legge a registrare le nascite.
Qui ci vuole l'applauso.

Ci sono tantissime donne che hanno partorito in condizioni orribili che ora stanno portando avanti una class action per farsi riconoscere il crimine subito da parte dello stato. L'ultima era una ragazzina.
Se lo chiedete a un ufficiale giudiziario, vi dirà che le donne vengono legate al letto perché è la normale prassi carceraria, che impedisce al prigioniero di tentare la fuga ed è per protezione altrui.
Io vorrei capire cosa diavolo credono che sia il parto, per credere veramente che in quelle condizioni una donna sarebbe in grado di fuggire o fare del male a qualcuno.
Incatenare una donna al letto è molto pericoloso sia per lei che per il bambino in caso si verifichi un emergenza medica (operate con delle catene se ci riuscite). Inoltre, conoscendo il sistema sanitario statunitense, sono sicura che a nessuna di loro venga somministrata l'epidurale.

Nel caso non lo sappiate la posizione "standard" che viene utilizzata ora per partorire non è quella naturale. Non ci credete? Allora provate a fare i vostri bisogni da sdraiati.
Il nostro corpo dovrebbe aiutarsi con la forza di gravità per far nascere il bambino, è il motivo per cui in molti paesi non ancora perfettamente "civilizzati", come in Africa, le donne partoriscono in ginocchio. Partorire orizzontalmente senza anestesia è molto doloroso e faticoso. Ma la somministrazione dell'epidurale inibisce le contrazioni, per questo viene somministrata l'ossitocina (che tra l'altro produciamo già di nostro). In realtà, se partorissimo ancora da accovacciate senza additivi chimici, il nostro corpo produrrebbe da solo tutte le sostanze per inibire il dolore che ci servirebbero e partoriremmo senza troppi problemi (come avremmo fatto secondo voi se no, ad arrivare a 7 miliardi?)
Non sto parlando a vanvera, una ragazza un paio di anni fa ha partorito un bambino cacciando fuori dalla stanza il ginecologo che la voleva mettere sul lettino, perché voleva fare come le pareva a lei. Quindi camminava per far passare il dolore e si accovacciava a ogni spinta. E' sopravvissuta benissimo e non le è sembrato così insostenibile. Niente epidurale o altro.
L'uso della posizione orizzontale a letto è stata introdotta con la nascita della medicina e per il fatto che i medici vedevano il parto come una cosa da gestire in maniera più "tranquilla" e "pulita". Ma non c'è niente di educato e pulito in un parto. E' un parto per la miseria.

Quindi gli Stati Uniti oltre a oltraggiare di nuovo i "diritti civili" effettivamente torturano. Ma che ci si poteva aspettare da un paese che ha creato Guantanamo?

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