venerdì 3 settembre 2010

Dio è Gratis?

Dio è gratis.

Lo dice uno che veste scarpe Prada e ha mezzo chilo d'oro intessuto nei vestiti. Dio sarà anche gratis ma qualcuno paga, e se qualcuno paga allora non è proprio così gratis.

Dunque, analizziamo la vita di un cattolico praticante:

Nascita: ok, questa è davvero gratis.
Cresima: ehi, anche questa! forse mi sbaglio.
Comunione: sempre gratis se si eccettua la continua perdita di tempo.
Messe varie: a meno che non si facciamo offerte tutte le domeniche è in effetti gratis.

Uhm... cosa manca? Ah sì.

Matrimonio in chiesa: si parla di: fiori, vestiti, auto, ricevimento, parrucchiere, vestiti damigelle e testimoni e paggetti, affitto orchestrali, etc... certo non è obbligatorio, ma comunque non ti puoi sposare in jeans, sono abbastanza sicura che il parroco si rifiuterebbe e comunque i benpensanti cattolici (ma perché si dice così se poi pensano sempre male?) penserebbero appunto male, quindi il vestito lo devi comprare, o per lo meno comprare la stoffa. Invece in comune puoi andarci anche coi vestiti rattoppati, all'officiante non glie ne fregherà una cippa e pure senza bouquet.

Corso prematrimoniale: costi di trasporto

Assenza di contraccezione: quindi, figli a raffica!! La Chiesa ha idea di quanto costi fare un figlio al giorno d'oggi? Ci sono: esami, visite, vitamine, vestiti premamam, passeggini, culle, vestitini (che non ci sono più le nonne che li fanno), pannolini, creme, cremine, cremette.

Crescita dei figli: ovvero, battesimo, comunione e cresima! Credete mica che siano gratis? Ci sono: i vestiti (!), la festa post celebrazione, i regali, il portarli a catechismo (che se non abitate in un paese di mille anime la benzina potrebbe veramente diventare cara). Mi sono limitata alle mere attività religiose, ma va da se che i costi di crescita di un figlio siano esorbitanti (scuola, vestiti, cibo) nonché direttamente conseguenti al punto precedente.
Moltiplicateli per il numero che potrebbe uscire se siete davvero dei cattolici praticanti et voilà! Quanto ci metterebbe l'assistenza sociale ad arrivare a levargliene qualcuno a una famiglia con l'unico lavoratore magari operaio?

E poi c'è l'8x1000.
L'8x1000 funziona in maniera davvero singolare in Italia. Sapete, ogni anno alcuni cittadini lo destinano, altri no. Quindi in teoria quell'8x1000 non destinato sarebbe dello Stato. Invece no. L'8x1000 non destinato viene ripartito nelle percentuali di quelli destinati e dati ai diversi beneficianti. Considerando che poi non pagano le tasse su nessun immobile destinato all'esercizio religioso (qualsiasi edificio venga dichiarato tale), ogni anno la Chiesa Cattolica costa allo Stato svariati milioni di euro, cioè a noi. Se già ci limitassimo a non tassare esclusivamente le chiese, nelle nostre casse rientrerebbero un sacco di introiti, ma sapete, ci sono i Patti Lateranesi.

A proposito, questi sono i prezzi dei Musei Vaticani.

Caro Papa, gratis un paio di balle.
Credere in Dio sarà anche gratis, ma avere a che fare con la chiesa costa ed è pure caro.

(BTW, parlare dell'umiltà del povero vivendo in palazzo ricoperto d'oro con una banca ingozzata di soldi, non è proprio corretto).

Nessun commento:

Posta un commento