mercoledì 1 febbraio 2012

La verità della neve

La neve è un po' come una macchina della verità: come comincia a cadere divide immediatamente le persone tra "chi sopravviverebbe a un disastro climatico e chi no" (a volte però, devo dire, la stessa funzione la svolge anche un acquazzone ben piazzato, il che è ancora più triste).

Così cominci a vedere macchine con ancora le gomme estive (a gennaio. che, voglio dire, neve o non neve, pioggia o non pioggia, in inverno non è proprio il caso di usarle) che sbandano per un aggiustamento di traiettoria; persone con snickers, stivaletti leggeri, finti anfibi e stivali di gomma camminare intirizzite rischiando i geloni; cappottini attillati leggeri (c'è un motivo se hanno inventato le giacche a vento e i piumini...) avvolti in chilometri di sciarpe e ponci di lana (dite quello che volete, avere freddo non è fashion, se un capo invernale non è né comodo né caldo avete buttato i vostri soldi e l'influenza vi impedirà di godervelo appieno) per sopravvivere a un freddo che in Inghilterra è quasi primaverile.
E naturalmente persone che, nonostante il carroarmato sotto le scarpe, hanno il terrore di camminare sulla neve (mah).

Insomma, io è da sabato che mi beo del fatto che, scarpe o non scarpe io l'equilibrio sulla neve cell'ho e che mi sono fiondata a comprare l'impermeabilizzante per gli stivali imbottiti.
Che poi fa veramente uno strano effetto vedere le strade di Torino piene di macchine che rispettano i limiti di velocità. Certo dover avere il terrore di attraversare la strada col semaforo verde perché quello che sta per arrivare potrebbe essere un cretino con le gomme lisce che si è ostinato a uscire di casa, non è tanto piacevole lo stesso.

Buon inverno vero a tutti. Speriamo che duri, così almeno imparate qualcosa.

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