martedì 4 ottobre 2011

Wikipedia sciopera

La rete è un po' così, uno fa un'azione degna di nota e la prima cosa che succede è che viene imitato. In questo caso dalla copia originale, cioè Wikipedia.
Visto il casino successo tra Vasco e Nonciclopedia, anche gli amministratori del sito devono aver pensato: "Se funziona con loro...". Non che io stia parlando di plagio, per carità, è solo una buona idea che viene utilizzata e mi rammarico che non sia successo prima. Nell'ultima ora chiunque abbia provato a fare una ricerca in rete cliccando fiducioso come al solito sul link di Wikipedia in questo momento si starà facendo venire un attacco d'ansia.
Ed era ora, direi io.
Il comma 29 del DDL Intercettazioni può agire su qualsiasi "sito informatico", il che significa anche Wikipedia. Significa che nonostante la rigida politica di citare sempre le fonti da cui si prendono le informazioni, qualcuno non soddisfatto che sulla sua pagina ci sia il riferimento a quella volta in cui si è drogato ed è stato ripescato nudo da un canale di Venezia, può citarli per diffamazione. Poi i citati potranno portare in aula migliaia di foto internet e articoli di giornale a sostegno della loro innocenza, ma intanto sono soldi e tempo, che di solito il popolo della rete non ha (altrimenti, dico io, difficile che saremmo il popolo della rete). Senza contare che i querelanti vorranno gli utenti singoli e Wikipedia dovrà scegliere se andare contro la loro privacy o rischiare in prima persona.
Bello vero?
Metilparaben ha fatto un esempio estremo di cosa potrebbero andare le cose se il comma passasse.
Ieri la faccenda Vasco/Nonciclopedia è stato solo un assaggio prematuro.
Se il DDL passa per intero, noi potremo anche indignarci la prossima volta, ma non servirà a niente. Certo la faccia ce la perderanno, ma uno molto accanito potrebbe tentare di bloccare qualsiasi tipo di comunicazione diretta tra il denunciato e i suoi utenti, fino al giorno in cui la censura sarà completa.
Certo non sarà mai completa: esistono piattaforme di blogging che a differenza dei normali provider (tra cui c'è anche questo), non rilasceranno mai e poi mai informazioni sui propri utenti. Una di queste è Noblogs (bisogna cominciare a farci un pensiero), però la questura sarà autorizzata a ordinare alla polizia postale di oscurare il sito, di impedire l'accesso agli utenti. A quel punto bisogna essere bravi quanto i wileakiani e cominciare a cambiare ip a nastro riuscendo a comunicarlo ai propri utenti, ma chi si sbatterebbe davvero così tanto per un blog?
E' così che vogliono fare, prenderci per sfinimento.
Non sono neanche settantanni dalla caduta del fascismo e già siamo di nuovo dentro a una spirale di dittatura. Visto gli esiti di tutte le rivoluzioni io non è che auspichi veramente alla rabbia delle masse... ma prima o poi dovremo incazzarci. Non credete?

Nessun commento:

Posta un commento