giovedì 12 aprile 2012

L'idiozia cattolica non ha mai fine

Una cosa che non ho mai sopportato della Chiesa e dei cattolici (e delle religioni in genere ma loro sono dei campioni assoluti) è l'ipocrisia.
Leggiamo questa notizia.
Un parroco si rifiuta di dare la comunione a un ragazzino disabile perché incapace di intendere e di volere. Scoppia il caso di discriminazione.

Ora, da un lato potrebbe pure essere un ragionamento sensato dato che viene richiesta la capacità di intendere e volere a delle persone che prendono i sacramenti. Dall'altro lato: e il battesimo quindi? Quello non è un abuso commesso su un essere incapace di intendere e di volere (di cui sono consapevoli tutti dato che sono presenti un padrino e una madrina che "rinunciano" al male per l'infante)? E poi che ne è della caritatevole tolleranza cattolica che spande sacramenti e amore ovunque basta stiano fermi abbastanza da ricerverli?
E che significa che ci sono rimasti male pure i compagni? Cosa centrano loro? Il soggetto non era il ragazzino disabile? Concentrati mamma! Tuo figlio c'è rimasto davvero male perché aveva capito cosa gli stavano rifiutando o solo perché non poteva avere qualcosa che tutti i suoi coetanei invece stavano ricevendo?
Che poi hai anche ragione a dire che a dieci anni è difficile che un ragazzino capisca il significato dell'Eucarestia, quindi perché dopo averlo battezzato ora si rifiutano di comunarlo? (Ma quindi anche per te non è una cosa seria, vuoi solo fargli fare qualcosa di normale per far finta di avere un figlio normale, o no? Che è sacrosanto chiaro, ma se nemmeno tu ci credi a sufficienza da aver sentito la necessità di sposarti in chiesa perché hai dovuto imporre la tua finta fede a lui?)

La discriminazione dei disabili è all'ordine del giorno in Italia, questo è vero, ma io me la prenderei di più per cose come:
- mancanza di rampe d'accesso a edifici pubblici, privati e più semplicemente ai marciapiedi
- mezzi di trasporto non completamente accessibili (solo a Torino un disabile il 9 non potrebbe prenderlo. Mai.)
- tagli alle spese pubbliche per il servizio ai disabili
- mancanza di insegnanti e programmi di sostegno nelle scuole
- esclusione dei disabili da attività scolastiche ricreative
- scarsi parcheggi per disabili
- scarsi posti di lavoro per i disabili

Ecco, questo cambia la vita a un disabile, non il ricevere o meno la comunione.
Sono queste le battaglie che dovreste portare avanti genitori, dei sacramenti mancati invece non credo proprio che vi dovreste interessare e non dovrebbero interessare nemmeno alla Corte Europea di Strasburgo. Perché quella è una cosa superflua e se davvero il ragazzino non era in grado di comprenderla non credo che ne avrebbe mai nemmeno sentito la mancanza fino a che qualcuno non glie la facesse notare.

Cattolici, un consiglio, smettetela contarvi balle e i ragazzini fateli battezzare quando sono grandi, come si faceva una volta prima che la Chiesa avesse un disperato bisogno di infoltire i propri registri per dimostrare di avere ancora dei fedeli. Così magari la prossima volta non vi ritrovare un bambino disabile che rigurgita l'ostia perché stressato dalla situazione e dall'umore familiare che sente intorno a sé (e la Chiesa potrebbe cominciare a contare le persone sui registri come fedeli veri e non solo di abuso).

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